…”ognuno manda da una balza
la sua cometa per il ciel turchino.
Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza,
risale, prende il vento; ecco pian piano
tra un lungo dei fanciulli urlo s’inalza.
S’inalza; e ruba il filo dalla mano,
come un fiore che fugga su lo stelo
esile, e vada a rifiorir lontano.
S’inalza; e i piedi trepidi e l’anelo
petto del bimbo e l’avida pupilla
e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.
Più su, più su: già come un punto brilla
lassù lassù…”
Con questi versi, il poeta Giovanni Pascoli nella poesia “L’aquilone”, scritta proprio durante il soggiorno messinese, ricorda un episodio pieno di gioia e di spensieratezza vissuto con i compagni di scuola, in un ventoso giorno di vacanza, trascorso a far volare gli aquiloni -“le bianche ali sospese”- da un’altura fronteggiante Urbino.
Versi che suscitano emozioni e sensazioni di meraviglia,di un entusiasmo da bambini,di libertà e di ricordi d’ infanzia e d’ altri tempi ormai andati e rimpianti….
Ma che origine hanno gli aquiloni?
Origini antichissime: un’origine orientale che risale a circa circa 2200-2500 anni fa, probabilmente in Cina dove, inizialmente, non avevano una funzione ludica, bensì un ruolo politico-militare ad esempio per segnalazione di pericoli, richieste di salvataggio, per trasmettere missive, ecc. oppure un ruolo magico- propiziatorio: ad esempio ad un aquilone si affidava il destino di un neonato, il cui nome veniva segnato proprio su un aquilone, lasciato andare affinchè volasse più in alto possibile, con l’augurio che il bimbo avesse una vita altrettanto lunga, sotto i migliori auspici.
Scrivendo, invece, affanni e preoccupazioni su un aquilone e lasciandolo andare, si sperava che portasse tutto via con se, allontanando ogni sciagura ed ambascia.
Solo successivamente, l’aquilone ha rivestito un ruolo ludico, dapprima all’interno delle festività tradizionali, durante le quali si svolgevano anche delle vere e proprie sfide, volte a tagliare le cordicelle degli avversari o si usava legare alle cordicelle degli aquiloni delle lanterne illuminate internamente da candele accese,che venivano trasportate dal vento, illuminando il cielo di sera e creando atmosfere magiche.
Infine gli aquiloni, realizzati nelle forme più disparate ed arricchite da decorazioni e simboli di buona fortuna, sono divenuti e sono ancora oggi un passatempo semplice ma coinvolgente per grandi e piccini.
Introdotti in occidente verso il 1500, ma già anticipati dai racconti di Marco Polo, gli aquiloni dapprima, sono stati ugualmente utilizzati per molteplici scopi, tra cui perfino ricerche sui fulmini, da parte di Benjamin Franklin.
Oggi, in epoca prettamente tecnologica in cui in cielo spesso si vedono volare droni, l’aquilone riprende il ruolo emozionante descritto dal Pascoli ed è incredibile l’ entusiasmo genuino con cui grandi e piccoli si divertono in modo così semplice ed antico.
Sono anni, infatti, che in varie località si svolgono “Festival degli aquiloni”, che regalano ai numerosissimi intervenuti, partecipanti e visitatori, festose esperienze ed il piacere di stare a contemplare, senza stancarsi, un cielo fantastico che si riempie di mille colori e che muta aspetto ad ogni soffio di vento, senza smettere di essere affascinante.
Dopo il successo della prima edizione nell’anno 2017, che ha visto una cospicua partecipazione e coinvolgimento di pubblico all’evento, La Pro Loco Capo Peloro a Messina, organizza, in data 28 e 29 Aprile 2018, la seconda edizione del “Festival degli Aquiloni di Capo Peloro“ che si svolgerà nella magica cornice dello Stretto di Messina, a Capo Peloro (Vill. Torre Faro), uno dei tre capi della Sicilia, proprio sotto il maestoso Pilone, una zona dal panorama unico, in un contesto fantastico che consentirà di vivere un’esperienza indimenticabile. Il sito si trova all’interno della Riserva Naturale Orientata di Capo Peloro www.riservacapopeloro.com.
L’evento è patrocinato dal Comune di Messina e sarà realizzato con la partnership tecnica dell’Associazione Sensi Creativi e Trapani Eventi, organizzatori del famosissimo Festival Interazionale degli Aquiloni di San Vito Lo Capo e con la partecipazione degli aquilonisti di Capo Passero per lanciare insieme il messaggio: “i tre Capi della Sicilia legati ad un unico filo”. Messaggio di sostenibilità e promozione territoriale. L’evento è No Profit e gratuito aperto a chiunque. Ci sara’ la possibilità di acquistare un piccolo aquilone o la maglietta dell’evento ed il ricavato sara’ interamente reinvestito per la Riserva Naturale di Capopeloro nella salvaguardia della sua fauna e flora.
L’obiettivo di questo festival è quello di unire, attraverso la diversità, i popoli in un unico sogno, che si identifica attraverso la solidarietà, il rispetto e la fratellanza.
Tra le attività previste:
Esibizioni ed esposizioni di Aquiloni
Laboratori creativi
Proiezioni video
Mostre fotografiche e di arte contemporanea
Workshop di fotografia – Contest fotografico
PRO-Market
Musica ed attività di intrattenimento per grandi e piccini
Un evento che vuole diventare un appuntamento fisso per tutti nella splendida Messina!
Dott.ssa Silvana Schachter
Foto di Claudia Raciti
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