MESSINA. I frangiflutti di Capo Peloro si colorano. Negli ultimi giorni, i massi tra la battigia e la spiaggia stanno diventando una sola immagine: una barca che cavalca le onde, con la prua rivolta verso i bagnanti, e un volto di donna che emerge dal bagnasciuga. A realizzare l’opera, dal titolo El poema del mar (la poesia del mare) è Gonzalo Matiz, creativo cileno che si dedica all’esecuzione di graffiti, murales, disegno grafico, illustrazioni e pittura decorativa. L’artista resterà a Torre Faro fino al Capo Peloro Fest (17-18 agosto), organizzato dalla Pro Loco Capo Peloro, durante il quale realizzerà un’opera estemporanea. L’intervento di Matiz rientra a pieno titolo in un percorso di riqualificazione artistica dell’area, di cui fanno parte anche “Le Panchine Letterarie” realizzate proprio dalla Pro Loco.
“Mi chiamo Gonzalo Matiz, vivo a Santiago del Cile e sono arrivato in Europa due mesi fa per partecipare a un festival di Graffiti in Spagna – spiega l’artista in un’intervista video (in basso) – Adesso sono in Italia per sperimentare nuovi percorsi artistici e conoscere la cultura siciliana e di Messina. Questo è il mio lavoro di street art, nato dall’incontro di tre idee, quella di Giulio Freni (il proprietario del rimessaggio di barche, ndr), di Domiziana(Giorgianni, una sua amica messinese, ndr) e la mia. L’opera rappresenta il mare di Messina e i suoi abitanti. In basso un pesce tipico della zona: il pescespada. Infine ho voluto rappresentare una sirena, il capo del mare”.
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